• 15/12/2015

 “E’ una pura invenzione il dato di 300 euro mensili per gli insegnanti vincitori di concorso riportato in un articolo di Fabrizio Basciano sull’edizione on line del Fatto Quotidiano. In realtà, la legge 107 (Buona scuola) propone una rivoluzione nel sistema di reclutamento e formazione degli insegnanti, giudicata unanimemente dagli esperti come una positiva innovazione di stampo europeo: in sostanza si abbandona il sistema pluridecennale di un lungo e umiliante precariato e delle relative graduatorie, per passare ad un sistema concorsuale serio, simile a quello di altre figure professionali come medici o magistrati. I vincitori, nel primo triennio dopo aver superato il concorso nazionale, avranno un periodo triennale retribuito di formazione professionalizzante, con tirocini e graduale assunzione delle funzioni docenti, al termine del quale il loro contratto sarà trasformato in uno a tempo indeterminato. L’entità della retribuzione è ancora da stabilire ma l'intenzione è che sia un vero e proprio stipendio crescente nel triennio, non lontano da quello dell’insegnante di ruolo di prima nomina. Tutto ciò non riguarda però il concorso 2016 in fase di bando, riservato ai già abilitati. Certo, il cammino della riforma sarà lungo e deve ancora iniziare la stesura dei decreti applicativi che dovranno normare anche la fase transitoria, al fine di garantire la professionalità degli abilitati. In un affollato seminario PD, che si è tenuto a Roma il 19 novembre, sono stati analizzati dettagliatamente molti punti della nuova normativa e suggerite precise soluzioni a vari problemi, alcune delle quali potrebbero anche rendere necessarie modifiche legislative migliorative. Ma il punto davvero strategico è quello di tornare ad attirare all’insegnamento nelle scuole i giovani più preparati e motivati”.

Lo dichiara Manuela Ghizzoni, componente della commissione Cultura di Montecitorio.