• 15/06/2016

Scaduti termini per la Cassazione dopo condanne in appello. Una vicenda grave su cui far luce 

 

Il responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in merito alla ‘drammatica’ situazione del sistema giudiziario della Calabria e, in particolare, rispetto a quanto accaduto nel processo denominato “Cosa Mia.

“Secondo un dettagliato articolo comparso su La Stampa dello scorso 15 giugno a firma di Giuseppe Salvaggiulo – si legge nel testo dell’interrogazione – si apprende che questo processo è stato sviluppato sulla base di una importante indagine del 2010 promossa dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria riguardante una sanguinosa guerra di mafia che nel corso degli anni  80-90 fa registrare ben 52 omicidi. Una parte dell’inchiesta riguarda il ‘controllo’ dei  lavori per l’ammodernamento della autostrada A3 Salerno-Reggio, per i quali è stata richiesta alle imprese una tangente del 3% mascherata dalla voce "tassa ambientale" o "costo sicurezza". Nel 2013 il primo processo giunge alla sua conclusione con 42 sentenze di condanna per un totale di 300 anni di carcere, confermate nel  color:darkblue">luglio 2015 anche in sede di processo d’appello. Si attendeva il passaggio in Cassazione ma sarebbero scaduti i termini senza che alla Suprema Corte fossero  arrivate le carte del processo poiché il giudice, dopo 11 mesi, non aveva ancora depositato le motivazioni. Il risultato di questa vicenda è che tre imputati con doppia sentenza di condanna per associazione mafiosa sono tornati in libertà così come altri dieci erano già usciti per scadenza dei termini di custodia cautelare. Chiediamo dunque che il ministro intervenga facendo luce su quanto avvenuto”.