• 15/04/2016

Il calcio impari a valorizzare le donne competenti ed appassionate 

"Ancora una volta purtroppo le parole di Mihajlović dimostrano come in una larga parte del calcio permanga  un clima di maschilismo. Quest’ennesima uscita infelice deve farci riflettere non solo per fare un passo avanti contro un’inaccettabile discriminazione delle donne, ma anche per ragionare su come dovrebbero essere fatte le scelte di chi lavora nel mondo dello sport: troppo spesso il carisma, l’aspetto fisico o la parentela sono preferiti alle competenze sportive e calcistiche, in particolare nelle redazioni di settore e per la conduzione e il commento delle principali trasmissioni sportive. Siamo noi donne che per prime dobbiamo pretendere che le scelte delle redazioni sportive vengano fatte solo in funzione della competenza, del merito e della passione sportiva. Proprio per dimostrare che le donne possono parlare di tutto e possono praticare anche il calcio negli scorsi mesi, con le colleghe parlamentari, abbiamo creato la nazionale femminile del Parlamento italiano, un progetto nato dalla passione per lo sport, da noi finanziato, attraverso il quale stiamo sostenendo progetti di lotta alla discriminazione di genere e di contrasto ad una cultura solo maschilista nel mondo dello sport. Sono milioni le donne appassionate di calcio nel nostro Paese e migliaia le giornaliste sportive, le allenatrici, le dirigenti di società donne che in prima persona, ogni giorno, contribuiscono al mondo del calcio nel nostro Paese. Mi aspetto le scuse di Mihajlovic nei confronti di tutte le donne di sport; nel 2016 queste espressioni non dovrebbero esistere. Il Calcio femminile è una realtà in crescita, che va sostenuta, in questo senso proseguirà il mio lavoro all’interno del Parlamento italiano per arrivare veramente ad una pari dignità tra i sessi nel mondo del calcio e dello sport in generale”. Lo dichiara la deputata e responsabile Welfare e Sport del Pd, Daniela Sbrollini, dopo le parole dell'ex allenatore del Milan, Sinisa Mihajlović, che aveva detto che le donne non devono parlare di calcio.