• 03/08/2016

“Visto che l’onorevole Di Battista ha citato se stesso come esempio dicendo che lui percepisce 3.100 euro netti al mese e non usa soldi per il vitto, sono andata a controllare il suo stipendio. Nel sito di rendiconto che, ovviamente, rimanda a quello di Grillo, non sono riportati i compensi di giugno, maggio, aprile… A febbraio dichiara 5.246 euro, avendone restituiti 2.058, il netto è di 3.187 euro. Poi c’è la voce ‘rimborsi’ (8.379 euro), con la restituzione ne restano 6.287. Per un totale, quindi, di 9.475,46 euro, a cui se ne aggiungono 135 di spese telefoniche, 341 di trasporti e 1.142 di vitto. Benissimo, nessun problema, perché è un deputato della Repubblica e con quei soldi svolge un’attività politica. Ma non può mentire in questo modo spudorato agli italiani. L’articolo 49 della Costituzione, quella che anche il M5s si è impegnato a difendere salendo sul tetto della Camera, afferma: “I cittadini concorrono alla crescita politica e democratica del Paese attraverso i partiti”. Noi versiamo con orgoglio e onore parte dei nostri compensi al Pd, e chiunque con la stessa dignità e onore può fare lo stesso sostenendo il progetto in cui crede. Ma la differenza tra il fare propaganda e il far politica sta il rispetto che uno ha per se e per l’avversario. A Di Battista chiedo, dunque, di portare questo rispetto”.

Così la deputata Dem, Giuditta Pini.