• 17/06/2015

La vice presidente della Camera al premio Langer per ‘Adopt Srebrenica”

“Alexander Langer ci ha insegnato che i diritti umani sono universali, devono vivere nelle differenze di genere, etnia, territorio, cultura, latitudine; non sopportano alcun relativismo etico, richiedono cogenze e coerenze nel diritto internazionale. Ma soprattutto essi vivono sull'esempio e sull'impegno spesso oscuro per i media ma non per questo meno efficace e i giovani che oggi qui rappresentano l’Associazione ‘Adopt Srebrenica’ lavorano quotidianamente per favorire l'incontro tra persone di diversa etnia, per scongiurare la violenza; operano concretamente contro ogni forma di arroccamento etnico o nazionale”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni alla cerimonia del Premio internazionale Alexander Langer che quest’anno coincide con il ventennale della morte di Langer e il ventennale della fine della guerra nella ex Jugoslavia e del genocidio di Srebrenica. La premiata Associazione “Adopt Srebrenica” è nata dieci anni fa per elaborare il grande lutto del passato, per valorizzare la storia della martoriata città, per curare la memoria del primo genocidio avvenuto in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.

“Oggi, con i migranti fermati al Brennero o a Ventimiglia, con l'esplosione delle guerre etniche e di religione, con il Mediterraneo diventato un grande cimitero – ha concluso Sereni - ben venga la Fondazione Langer che premia invisibili costruttori di pace e di giustizia, silenziosi eroi della speranza”.