• 18/11/2015

La commissione Agricoltura approva in sede legislativa legge filiera canapa industriale

“Liberare l'agricoltore dai vincoli di coltivazione che hanno relegato la filiera a un ritardo competitivo di almeno cinquant’anni. E’ questo l’obiettivo della legge approvata in sede legislativa in Commissione Agricoltura di Montecitorio che vuole rispondere alle attese del mondo canapicolo italiano che spera in una giusta rivalutazione della coltura, in passato una delle voci principali della nostra economia. Una risposta concreta a un settore andato in crisi soprattutto per la politica aggressiva delle Multinazionali, con l’espansione del petrolio e dei suoi derivati, a cui si è aggiunta una normativa antidroga accompagnata dal convincimento che la coltivazione della canapa industriale fosse del tutto vietata, mentre il testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope,prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, voleva in effetti solo vietare la coltivazione, la lavorazione e la commercializzazione della canapa utilizzata per produrre droga.

Proprio in considerazione di questa errata interpretazione, a partire dagli anni settanta, chi ha tentato di riprendere la coltivazione della canapa industriale ha subìto pesanti interventi da parte delle Forze dell'Ordine. La legge dunque vuole ora creare le condizioni per coprire il gap che si è creato con gli altri Paesi dove la coltivazione della canapa non si è mai interrotta.
Dobbiamo sostenere gli imprenditori che ci credono e che vogliono investire in questo settore: per questo abbiamo ristabilito un quadro normativo che consente agli operatori della filiera canapicola, e in particolare agli agricoltori, di lavorare con serenità, così come avviene per le altre colture, destinando al settore risorse economiche per la coltivazione, le filiere e la ricerca”.

Lo hanno dichiarato il capogruppo PD in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio e la relatrice del provvedimento, Alessandra Terrosi.