• 15/02/2016

"Dobbiamo rimuovere alcuni ostacoli regolatori, di carattere normativo, connessi alla durata ed al rinnovo delle concessioni demaniali marittime per rilanciare lo sviluppo del settore della cantieristica nautica. Intendiamo rafforzare in questo modo l'inversione di tendenza che i recenti Governi, prima Letta ed ora Renzi, hanno posto in atto con importanti provvedimenti riguardanti detassazioni, sburocratizzazioni e norme - come il nuovo Codice della Navigazione - che ci allineano agli standard europei e internazionali. Stiamo parlando di un settore strategico importante per la nostra economia: circa il 25% della domanda internazionale dei prodotti della nautica da diporto è assorbito dal "made in Italy". Siamo davanti agli Usa e alla Germania, una leadership assoluta sia nella produzione, nei servizi e nelle manutenzioni. Per questo abbiamo deciso di mettere mano, con una proposta di legge, all'annoso problema delle concessioni demaniali marittime e fluviali, tema che si pone in termini complessi dal 2008, da quando la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione. Da allora si sono generati una serie di interventi legislativi e di ulteriori contestazioni da parte della stessa Commissione che hanno di fatto bloccato le concessioni e i rinnovi della cantieristica nautica producendo incertezza tra tanti imprenditori e lavoratori. Vogliamo dunque, con questa proposta di legge, superare un ordinamento demaniale frammentato, retto da provvedimenti estemporanei, incapace di offrire certezza alle migliaia di operatori economici i cui investimenti rischiano di essere irrimediabilmente compromessi".

Così Marco Miccoli, deputato PD, nella relazione introduttiva all'iniziativa di presentazione della proposta di legge sulla Cantieristica nautica - di cui è primo firmatario - che si sta svolgendo presso la Camera dei Deputati, alla presenza del Presidente della Commissione Attività Produttive Guglielmo Epifani oltre a numerosi operatori e rappresentanti del settore, esponenti delle forze sociali e amministratori locali.