• 10/05/2016

"Uno sforzo grande di forze dell'ordine e autorità di controllo contro l'illegalità e lo sfruttamento del lavoro nero nel manifatturiero e in agricoltura che ha dato ottimi risultati contro un  fenomeno  vergognoso. Il caporalato obbliga a più di dodici ore di lavoro nei campi, per un salario di 25-30 euro al giorno, meno di 2 euro e 50 l'ora.  E' la situazione in cui lavorano in Italia 400 mila lavoratori sfruttati dal caporalato, stranieri nell'80% dei casi.

Quanto già emerso con chiarezza dalla relazione su Prato, è confermato anche dai sequestri di questi giorni: violazione delle norme sull'etichettatura, delle norme sulla sicurezza ecc.. pesanti i danni nei conformi delle imprese regolari, pesanti le risorse sottratte all'economia, alla trasparenza, al mercato del lavoro regolare.

La legalità e la tracciabilità servono al Paese e all'economia. Preoccupanti inoltre i fenomeni di sfruttamento in agricoltura anche in Toscana. Gli sforzi che i ministri Orlando e Martina stanno compiendo vanno in questa direzione, così come le proposte del Pd tese a sostenere filiere etiche e trasparenti, tese a contrastare l'economia criminale che sfrutta lavoro e falsi. Questa è una battaglia che ha bisogno di tutte le forze in campo e del massimo di coordinamento possibile”. Lo ha dichiarato Susanna Cenni, capogruppo Pd in commissione indagine contraffazione, commentando l’operazione contro lo sfruttamento della manodopera clandestina straniera tra Prato e Firenze, condotta dalla procura di Prato.