• 16/06/2015

“Quando il riformismo diventa pratica di governo, i risultati e i riconoscimenti arrivano. Quindici mesi fa eravamo la vergogna d’Europa per la situazione delle nostre carceri, oggi il segretario generale del consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, ci indica come esempio per i Paesi che devono superare la crisi del sovraffollamento”. Lo afferma Daniele Marantelli, esponente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd della Camera. “Molto del merito di questo risultato – prosegue il deputato del PD - è ascrivibile alla tenacia con cui il Ministro Andrea Orlando ha seguito il dossier carceri e costruito una sinergia importante con il Parlamento. Di fronte ai problemi e alle emergenze c’è chi urla e prova a cavalcare i disagi, lasciando marcire le situazioni, e chi mette in campo una proposta riformista in grado di incidere sulle cose, cambiandole in meglio”. “Sappiamo – conclude Marantelli - che tutti i problemi non sono risolti, tuttavia il riconoscimento di oggi ci stimola ad andare avanti sulla strada tracciata e a dare vigore al percorso degli Stati Generali dell’esecuzione penale lanciati dal Ministro della Giustizia il mese scorso. Questa è la risposta migliore a chi ha fatto propaganda sulla sicurezza, producendo il sistema penale più costoso d’Europa, il più alto tasso di recidiva del continente e, alla fine, meno sicurezza. Si può avere più sicurezza con un uso più intelligente del carcere e un aumento delle misure alternative, per questa via si possono colpire più reati, assicurare alla giustizia un maggior numero di soggetti, e rendere la pena un vero deterrente e occasione di reinserimento nella società.