• 02/08/2018

Mancato esercizio delle deleghe è pugnalata alle spalle dei diritti e della ragione

“La decisione di non esercitare la delega sulla riforma del sistema penitenziario è una pugnalata alle spalle dei diritti e della ragione”. 

- lo dichiara Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali alla Camera e già sottosegretario alla Giustizia- 

“A fronte di ipocrite prese di posizione di parte del M5S, come nel caso del presidente Fico, assistiamo alla messa in opera del progetto di silenzioso smantellamento dell’azione riformatrice dei governi Renzi e Gentiloni. L’accesso automatico alle misure alternative - spiega il deputato Dem - così come gli automatismi preclusivi, sono un problema per il nostro sistema carcerario, che non vuole più tendere, nell’ottica dell’attuale esecutivo, all’attuazione dell’articolo 27, ossia a considerare la pena intramuraria come estrema ratio e il fine delle pene quello della rieducazione”. 

“Si buttano tre anni di lavoro ai massimi livelli, con il coinvolgimento di esperti dell’Accademia e della giurisdizione che hanno lavorato instancabilmente per immaginare un carcere moderno, utile per la sicurezza e rispettoso dei diritti umani. Si spegne la speranza di veder riconosciuti gli sforzi per il reinserimento dei detenuti. Si profila una estate ancora più difficile per operatori carcerari e detenuti. Il governo giallo verde - conclude Migliore - continua a dimostrare i suoi tratti di cinismo e incompetenza”

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