• 02/08/2017

Vanno potenziati da subito i progetto di recupero sociale dei giovani coinvolti nella devianza

Si rivolgono direttamente al Ministro della Giustizia Andrea Orlando i deputati Camilla Sgambato, prima firmataria, Manfredi, Schiró, Carloni, Rocchi che, in data odierna, hanno presentato una interrogazione a risposta scritta sul caso dei detenuti minori del carcere di Airola che, seppure accusati di aver compiuto gravi reati, hanno utilizzato per un lungo periodo telefoni cellulari all'interno dell'istituto, collegandosi anche ad internet attraverso schede telefoniche anonime, non intestate a nessuno ma attive.

Tra l'altro, non più tardi della scorsa settimana, durante l'ora di socialità, si è verificato un pestaggio ai danni di un ragazzo che è stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere. A ciò si aggiunga il fatto che, da molti mesi, gli agenti della polizia penitenziaria denunciano la situazione drammatica e rischiosa che si sta vivendo nell'istituto beneventano di pena minorile che, già a settembre 2016, è stato teatro di una rivolta. 

"Pur in presenza di controlli della polizia penitenziaria, è innegabile che non si riesce ad impedire del tutto che ragazzi con alle spalle esperienze delinquenziali di non rilevante entità, finiscano per essere perfettamente assorbiti ed integrati nel circuito della devianza attraverso la commistione con ragazzi più volte entrati ed usciti dal carcere e con crimini molto seri alle spalle; analogamente, andrebbe impedita la trasformazione dell’esperienza detentiva in una sorta di palestra del crimine, invece che in un momento di riflessione e  crescita dal punto di vista umano e conseguentemente sociale", dichiara l'On. Camilla Sgambato (Pd).

"È assolutamente necessario potenziare le iniziative per il recupero dei ragazzi che deve iniziare proprio dall'esperienza detentiva e che dovrebbe concludersi con il reinserimento sociale, a partire dal carcere di Airola. In tale ottica, vanno da subito potenziati i progetti che consentano il recupero sociale dei giovani coinvolti nella devianza, in questo istituto come nelle altre case circondariali per minuto", conclude la deputata Democratica, componente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera.