• 27/05/2014

Anche ministro Orlando impegnato in questa direzione

 

“Gli organismi europei hanno sotto gli occhi l’impegno del nostro paese per risolvere la drammatica questione del sovraffollamento carcerario. Parlamento e governo negli scorsi mesi e ancora oggi continuano a mettere in campo azioni importanti: cito, per esempio, il provvedimento sulla ‘messa alla prova’, la nuova normativa sulle droghe, che finalmente distingue le pene tra quelle leggere e pesanti, e la riforma della custodia cautelare, in dirittura d’arrivo qui alla Camera. Ci sono tutte le condizioni affinché questo lavoro, realizzato sotto lo stimolo costante del Capo dello Stato, sia apprezzato dalle autorità europee. In questa direzione è fortemente impegnato il nuovo ministro della Giustizia, Andrea Orlando, così come continuerà a fare il parlamento, almeno quella parte che agisce non perché lo chiede l’Europa ma perché crede che il valore rieducativo della pena sia un elementare principio di civiltà e che investire nell’umanità delle carceri sia anche garanzia di sicurezza. Chi esce rieducato dopo la pena, non ricade quasi mai nella delinquenza e su questo linea dobbiamo fare ancora molto di più. La Lega nord, come al solito, si distingue per l’indifferenza rispetto al problema della vivibilità delle carceri, speriamo in un impegno maggiore dei colleghi del M5S”.

Così Walter Verini, capogruppo Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.