• 19/02/2016

“Organizzazione incline alla violenza nella lotta politica”

Oggi il Governo ha risposto ad una nostra interpellanza su CasaPound e in particolare sul carattere omissivo, e quasi apologetico, di una relazione della polizia di prevenzione su questo movimento. I dati riferiti, sia di carattere quantitativo relativi alle azioni giudiziarie, che di carattere qualitativo rispetto ai retaggi ideologici di natura antisemita, vanno ben al di là della ormai nota relazione della polizia di prevenzione e non fanno che confermare il carattere di un’organizzazione incline all’uso della violenza nella lotta politica.  Si tratta di una “paccottiglia ideologica apertamente neonazista” come ebbe suo modo a definirla il Presidente Napolitano, riferendosi ad una vicenda giudiziaria che nel 2013 portò all’arresto di 7 esponenti di CasaPound.

Nonostante le precisazioni portate in aula dal Sottosegretario Bocci, non ci possiamo definire pienamente soddisfatti. Avremmo preferito che il Governo prendesse maggiormente le distanze dall’informativa oggetto dell’interpellanza, anziché superarla nei fatti citando i 19 arrestati, di cui uno già nel 2016, e i 336 deferiti all’Autorità Giudiziaria tra gli esponenti di CasaPound nello scorso quinquennio.

La violenza politica ha segnato fin troppo drammaticamente la storia repubblicana e il fascismo è un’onta estremamente tragica per la storia del nostro Paese, perché questi fenomeni e questi rigurgiti siano solo un problema di natura giudiziaria. Occorre una seria azione culturale, morale e politica perché i valori democratici, che hanno le radici nella Resistenza e il loro compimento nella carta costituzionale, siano nuovamente affermati e difesi da ogni attacco volgare e violento".