• 19/08/2014

“Lo scorso 30 maggio è stata approvata in via  definitiva la legge che istituisce la Commissione parlamentare di inchiesta  sul rapimento e la morte di Aldo Moro. Sono passati circa tre mesi e siamo ancora fermi. Capisco che l'Italia viva problemi drammatici ed una vicenda di 36 anni fa può sembrare lontana. Ma è pur vero che il caso Moro, il delitto politico italiano più importante dello scorso secolo, riguarda la storia del nostro Paese a 360 gradi ed interessa tutti perché sono valori  universali la persona, la libertà, la democrazia, la Repubblica. Perché i lavori della Commissione non hanno inizio? Semplice. Alcuni gruppi alla Camera e quasi tutti al Senato non hanno indicato i propri rappresentanti.
Una dimenticanza? No, un preciso interesse di boicottare la Commissione. Forse per continuare a nascondere la verità sul caso Moro. Alla ripresa dei lavori chiederò al Presidente della Camera, Laura Boldrini, e al Presidente del Senato, Pietro Grasso, di intervenire con la loro autorevolezza perché nessuno abbia a sabotare una legge dello Stato e perché nessuno, ancora una volta, prema il grilletto contro Aldo Moro. Con il Gruppo PD della Camera in tutta Italia stiamo tenendo pubbliche manifestazioni sul tema 'Chi e perché ha ucciso Aldo Moro.' I cittadini partecipano con grande interesse perché auspicano la verità. Il mio augurio ed auspicio che questa verità non sia allontanata dagli organi dello Stato”.
Così Gero Grassi, vicepresidente dei Deputati del Pd e promotore della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro.