• 15/04/2015

Secondo l’ex delfino di Craxi fu un errore non convocare il parlamento

“L’audizione dell’ex delfino di Bettino Craxi, Claudio Martelli, ci consegna un’altra novità del caso Moro, con buona pace per chi ritiene superfluo il lavoro dell’organismo parlamentare. Infatti, Martelli ci ha raccontato oggi che in un incontro con l’allora capo del Sisde, Giuseppe Grassini, apprese che aerei Nato sorvolarono la zona del litorale laziale, tra Roma e Latina, dove secondo indiscrezioni poteva essere localizzata una base brigatista: la ricognizione, di cui si è poi saputo ma attribuita a mezzi dell’aeronautica italiana,  aveva lo scopo di fotografare l’area. Tuttavia, Grassini rivelò a Martelli che sugli aerei non furono installate le opportune apparecchiature, cioè non furono scattate foto. La notizia mi pare davvero importante: ovviamente non conosciamo la catena di comando che portò alla decisione dell’intervento di aerei dell’Alleanza Atlantica e che scelse di non raccogliere immagini, di fatto boicottando la missione”. E’ quanto riferisce il vicepresidente dei deputati del Pd, Gero Grassi, componente della Commissione parlamentare ‘inchiesta sul caso Moro, dopo l’audizione di Claudio Martelli il quale “ha ricostruito – aggiunge Grassi - i contatti di quelle ore, riaffermando la posizione ‘umanitaria’ del suo partito di trattare con le Br, posizione che personalmente giudico invece a pieno titolo politica. Il quadro che emerge è desolante, ancora una volta: la politica non fece un passo per salvare Moro. Come è noto non fu ritenuta opportuna neanche la convocazione del Parlamento, una decisione che Martelli definisce ora un ‘grave errore’”.