• 04/11/2014

“Ho presentato un progetto di legge per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, il parà della Folgore trovato cadavere nel 1999, dopo giorni di agonia, all’interno della caserma Gamerra di Pisa. Profondamente colpita dalla sentenza del tribunale di Roma sul caso di Stefano Cucchi, non posso non associare questo straziante caso del 2009 a quello di Emanuele Scieri”.

Così la democratica Sofia Amoddio, della commissione giustizia della Camera. “Era il 1999 e allora come adesso, i parenti, gli amici, e l’opinione pubblica che hanno seguito la vicenda, non hanno ottenuto risposte. Quando lo Stato giudica lo Stato abbiamo troppo spesso assistito a sentenze zoppe, ad archiviazioni, ad omissioni imbarazzanti, ma ciò che turba veramente e che non può essere tollerato è che qualcuno possa morire in circostanze spaventose all’interno di presidi dello Stato, siano esse caserme militari o carceri, nell’indifferenza, nella mancata assunzione di responsabilità”.

“A quindici anni dai fatti della Gamerra, ritengo sia indispensabile fare luce sui molteplici aspetti trascurati dall’indagine della procura con l'obiettivo di chiarire effettivamente le responsabilità di terzi nella morte del giovane paracadutista e individuare i soggetti responsabili”. “Solo facendo varco alla verità su quello che è avvenuto quella sera del 13 agosto 1999 nella caserma di Pisa e nei successivi tre giorni, sarà riaffermata la vigenza dello Stato di diritto del nostro ordinamento”.