• 02/12/2016

"Il 50esimo rapporto del Censis evidenzia come il 52,7% degli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni abbia subito comportamenti offensivi o violenti da parte di coetanei in Italia nel corso del 2016: un dato allarmante, che preoccupa e che deve portare a un rafforzamento delle azioni di prevenzione e di contrasto di questi fenomeni, seguendo le direttrici che indica lo stesso rapporto". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Tra gli aspetti che meritano maggiore attenzione c'è sicuramente la sottovalutazione che molti genitori fanno degli atti di bullismo o di cyberbullismo di cui sono vittime (o autori e complici) i propri figli: per l'80,7% dei dirigenti scolastici, infatti, i genitori tendono a minimizzare, qualificando questi atti come scherzi tra ragazzi, e solo l'11,8% segnala atteggiamenti collaborativi da parte delle famiglie, attraverso la richiesta di aiuto della scuola e degli insegnanti", sottolinea Iori. "Questa distanza che esiste tra scuola e famiglia va sanata nell'interesse supremo dei ragazzi vittime di bullismo: solo attraverso un patto educativo forte tra tutti gli attori in causa, che
si sostanzia di informazione, affiancamento e ascolto, si può intervenire con efficacia e a tutela dei soggetti più fragili", conclude Iori.