• 22/06/2017

“Urge riflessione del Parlamento”

"L'accordo commerciale con il Canada mortifica le produzioni agroalimentari di qualità italiane e del Sud e rischia di vanificare la lotta all'italian sounding e alla contraffazione. Urge una riflessione del Parlamento”.  Lo afferma Colomba Mongiello, vice presidente della commissione inchiesta sulla contraffazione e prima firmataria dell'interpellanza urgente in cui si chiede al ministro delle politiche Agricole Martina di "sanare questa incresciosa anomalia".
"Ogni anno – spiega Mongiello -  entrano in Italia prodotti alimentari ‘clandestini’ e ‘pericolosi’ per oltre 2 miliardi di euro, pari al 5 % della produzione agricola nazionale. Di qui le trattative tra UE e Canada per proteggere da imitazioni anche i prodotti made in Italy, prospettando vantaggi commerciali reciproci e una maggiore sensibilizzazione dei consumatori ai prodotti di qualità.
Il CETA, approvato a Bruxelles, in attesa della ratifica dei Parlamenti nazionali, prevede la tutela di 69 DOP e IGP, sulle 367 registrate in Italia. Di queste appena 5 sono quelle meridionali: 3 siciliane, 1 a testa per campane e pugliesi, nessuna della Basilicata e della Calabria.
Se il testo fosse confermato nella forma attuale, un'opportunità di sviluppo e  commercio si trasformerebbe in una inaccettabile discriminazione tra prodotti e aree produttive. Altrettanto grave è la beffa contenuta nell'accordo bilaterale UE-Cina che prevede la selezione di 100 indicazioni geografiche per area a cui garantire protezione. Nell’ elenco dei prodotti ho scoperto che nel Paese asiatico dovrebbe essere tutelata una sola DOP del Sud, la mozzarella di bufala campana.
Governo e Parlamento devono intervenire a tutela del nostro patrimonio economico e culturale dai contraffattori e imitatori canadesi e cinesi. E per favorire scambi commerciali fondati sulla qualità e la salubrità delle merci, scongiurando le dannose distorsioni che già oggi subiamo dalle importazioni di grano canadese e pomodoro cinese. Attendo di conoscere la risposta del ministro Martina - conclude Mongiello - e mi auguro che il presidente del Senato Pietro Grasso, al quale si sono rivolte le organizzazioni che rappresentano imprese, lavoratori e consumatori, riesca ad ottenere dal Governo attenzione alle legittime istanze avanzate a tutela dell'agricoltura e dell'agroalimentare italiani".