• 16/12/2015

“Quello approvato oggi è un documento che indica precisi impegni per il settore della chimica a livello nazionale. Un fatto di rilievo di cui Eni dovrà tenere conto”. Lo dichiara Andrea Martella, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, per commentare l’approvazione in Commissione Attività produttive, con il parere favorevole del governo, della risoluzione a sua firma, sottoscritta da 65 deputati democratici, riguardante le linee strategiche per il settore della chimica in Italia.

“E’ un testo – spiega Martella - che prevede misure e azioni per il rilancio della chimica, attorno al quale, dopo una serie di audizioni, è stato raccolto l’ampio consenso da parte di sindacati e delle istituzioni regionali. Un percorso positivo a cui il Governo ha voluto dare riconoscimento e valore decidendo di impegnarsi per l’attuazione di quanto approvato oggi. In relazione alla vendita di Versalis, la risoluzione chiede di monitorare con la massima vigilanza l'evolversi delle vicende aziendali di Eni, avendo come priorità quello di salvaguardare un settore strategico dal punto di vista industriale e i livelli occupazionali dei vari siti. Le preoccupazioni manifestate dalle organizzazioni sindacali sono concentrate sullo stato di attuazione del Piano industriale 2015-2018. Preoccupazioni che segnalano la necessità di coerenti accelerazioni, in particolare per i siti di Porto Torres, Priolo e Porto Marghera, determinanti proprio nell’ottica della tenuta della filiera chimica in Italia”.

“La questione del ruolo di Eni - continua il vice-presidente del gruppo Pd – assume rilevanza anche per quanto concerne gli investimenti per gli interventi di bonifica, di cui Eni è protagonista attraverso la controllata Syndial. Si tratta di interventi indispensabili per rilanciare l’attrattività delle aree insediandovi nuove attività produttive, in particolare nel settore della chimica verde. La risoluzione impegna inoltre il governo alla ‘tempestiva attivazione di ogni strumento di politica industriale utile al rafforzamento della competitività e della sostenibilità della chimica italiana, anche attraverso il ripristino dell’Osservatorio chimico nazionale, in sede ministeriale, e l’istituzione di tavoli di approfondimento e confronto con il contributo delle parti sociali interessate e di ogni livello istituzionale ed amministrativo’”.

“Siamo di fronte a un fatto politico importante, a precise scelte di rilancio del settore che trovano uniti Governo, Parlamento, Enti locali e organizzazioni sindacali: uno scenario e un fronte compatto che Eni non potrà ignorare”, conclude Andrea Martella.