• 14/05/2015

Sulla class action “è stato fatto un buon lavoro, che ha visto la fruttuosa collaborazione tra maggioranza e opposizione. Anche con l’apporto di emendamenti del Pd, che hanno avuto il parere favorevole del relatore Bonafede e del governo, dalla commissione esce un testo che potrà rendere finalmente efficace il ricorso all’azione di classe semplificando i procedimenti di adesione”. Così Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia, commenta la conclusione dell’esame del provvedimento (formalmente manca solo il mandato al relatore dopo aver raccolto i necessari pareri delle altre commissioni) che approderà in aula la prossima settimana. “Con questo testo –spiega – la class action entra a pieno titolo nel codice di procedura civile uscendo dall’angusto ambito del codice del consumo, in concreto ciò significa che, consumatore o meno, tutti ora potranno far valere in giudizio la lesione di ‘diritti individuali omogenei’ avanzando richieste di risarcimento o chiedendo l’inibitoria per evitare il perpetrarsi di condotte plurioffensive”.

Insomma, “indubbiamente un buon passo avanti rispetto alla normativa attuale, che rende la class action strumento realmente efficace. Tanto più – sottolinea Ferranti – che viene semplificato anche il procedimento di adesione attraverso gli strumenti informatici e si garantisce l'effettiva pubblicità tramite i portali di servizio telematico del ministero della Giustizia. Tra l’altro, come già avviene nel sistema francese introdotto nel 2014, alla class action sarà possibile aderire anche dopo la sentenza di condanna”.