• 09/09/2014

“E’ preoccupante e incomprensibile il rinvio dell’insediamento della Commissione bicamerale d’inchiesta sul caso Moro, conseguenza del comportamento di alcuni Gruppi che non hanno ancora indicato le proprie designazioni”. Lo scrive in una lettera alla Presidente della Camera, Laura Boldrini, il vicepresidente dei deputati Pd Gero Grassi il quale ha spiegato: “Abbiamo ventiquattro mesi di tempo per poter coordinare e sintetizzare le più recenti novità e per dare impulso a nuove indagini che possano contribuire, si spera, a fare verità su questo delitto politico. Il ritardo da parte di alcuni gruppi nel fornire le indicazioni richieste e consentire ai Presidenti di entrambe le Camere di procedere alla nomina dei componenti di questo organismo è grave perché costituisce oggettivamente una omissione istituzionale, visto che non consente l’avvio dei lavori della commissione, istituita con legge dello Stato. Il rallentamento invia al Paese un messaggio negativo: il disinteresse o, peggio, l’ostruzionismo da parte di alcuni nei confronti di questa iniziativa che invece, ha bisogno di avere un’opinione pubblica concorde e consapevole dei nostri sforzi, a tanti anni di distanza dei fatti. A fronte della legge approvata a maggio, siamo a settembre e la Commissione non ha ancora potuto avviare i propri lavori. E’ oggettivamente un pessimo segnale che La prego davvero di contrastare sollecitando i gruppi politici a dare seguito alle loro responsabilità o mettendo in atto i suoi poteri sostitutivi di designazione”. “Nel 2014 - aggiunge Grassi - ho tenuto già sessanta incontri pubblici sul ‘caso Moro’ in ogni parte d’Italia ed altri cento sono programmati. Dovunque i cittadini auspicano la verità e partecipano con grande interesse. Il ritardo del parlamento non è davvero tollerabile”.