• 27/05/2020

“Abbiamo chiesto alla ministra Bonetti come intenda modificare i congedi parentali e i bonus baby sitter in modo da renderli fruibili da tutte e da tutti. Il governo conosce la difficilissima situazione in cui si trovano le donne italiane in questa emergenza da coronavirus. Tante, troppe, madri lavoratrici hanno dovuto sacrificare la propria professione per dedicarsi esclusivamente al lavoro di cura, perdendo il proprio sostegno economico. In molte sono state sottoposte a forti carichi di stress, dovendosi sobbarcare sia il lavoro in smart working che quello di cura. Ancora oggi, in questa fase 2, scuole e servizi chiusi significano donne che possono scegliere solo di restare a casa, mentre i congedi parentali continuano ad essere macchinosi e diseguali tra le diverse categorie, ad esempio tra dipendenti pubblici e privati, tra chi è in cassa integrazione e chi no, tra le partite Iva. Serve maggiore attenzione e esemplificazione”.

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera, intervenendo in Aula per il Question time.

“Le donne italiane - ha sottolineato nella replica Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri - rischiano di perdere il lavoro o di dover gestire in solitudine, o quasi, le difficoltà legate alla cura dei figli. E’ nostro dovere stare vicino ai cittadini e semplificare loro la vita, soprattutto semplificarla alle donne. Lo stiamo facendo in molti modi, i congedi e i bonus baby sitter sono senz’altro strumenti utili, purtroppo però finora non sono stati utilizzati da tutte le donne che ne avrebbero bisogno. Anche perché in queste settimane sono emerse delle rigidità per il loro utilizzo. Presenteremo, quindi, delle nostre proposte affinché congedi parentali e bonus baby sitter siano più facilmente utilizzabili anche da chi è in cassa integrazione parziale; siano utilizzabili a ore; siano estesi fino ai 16 anni dei figli; e anche che sia possibile utilizzarli in modo combinato tra loro. Ci auguriamo quindi un suo sostegno a questa iniziativa del Partito democratico, per essere davvero vicini alle donne”.