• 17/01/2018

“La vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Ischia Giosi Ferradino rappresenta l’ennesimo tassello inquietante di una vicenda, quella legata al versante napoletano dell’inchiesta Consip, su cui è sempre più  indispensabile fare luce“. Lo dichiara Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, per commentare l’assoluzione da parte del tribunale di Napoli dell’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino.

“Le accuse lanciate dall’ex sindaco – spiega – sono di una gravità inaudita. Secondo Ferrandino, la gestione dell’inchiesta da parte dei pm napoletani Woodcock, Carrano e Loreto è stata a dir poco farraginosa. L’ex sindaco racconta di essere stato accusato di corruzione per viaggi in Tunisia da lui mai fatti, per posti di lavoro a lui mai offerti, intercettazioni (come quella del fratello dell’ex sindaco) attribuite in modo arbitrario. Sulla base di queste accuse Ferrandino ha passato 22 giorni del carcere di Poggioreale e 3 mesi ai domiciliari. Eppure, secondo lui, nessuno si è preso la briga di ascoltarlo per conoscere anche il suo punto di vista. Nessuno – cosa ancora più grave - ha ritenuto necessario verificare le circostanze di cui Ferradino era accusato. La vicenda della Cpl-Concordia ha delle sinistre analogie con la vicenda Consip. Identico è il pool. Identico il braccio operativo, il Noe guidato dal capitano Scafarto. Identici gli effetti: un’artificiale tempesta mediatica che si abbattuta sui vertici nazionali del Pd. Molto simile, alla luce delle parole di Ferrandino, pare anche il metodo: far prevalere la tesi accusatoria rispetto alla necessaria verifica delle accuse, fino a destare il sospetto di manipolazioni. Tutte queste analogie, sommate, fanno nascere l’insopportabile dubbio che Consip e Cpl-Concordia possano essere state usate come pretesti per colpire una parte politica. Che si sia cioè davanti a un vero e proprio disegno eversivo”.

“Auspichiamo per questo che la magistratura, nei confronti della quale nutriamo una totale fiducia, faccia presto a chiarire i contorni di una vicenda che getta ombre fosche sull’operato delle istituzioni. Fin qui è toccato a un innocente come Ferrandino finire in un girone infernale senza motivo. Bisogna fare in modo che a nessun altro possa toccare una tale ingiustizia”, conclude.