• 30/09/2014

Risorse sottratte dall'attività contraffazione per contribuire a ripresa economica 

“I dati presentati confermano l'enormità dell'attività illecita legata alla contraffazione, nonostante la crisi faccia registrare un leggero calo anche degli acquisti dei prodotti contraffatti. L’attività di contrasto è in atto e funziona, ma c'è molto da fare anche sul piano culturale, per far comprendere a pieno quale danno produca comprare un prodotto contraffatto”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata Pd e componente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, commenta i risultati di un'indagine sulla contraffazione presentati oggi a Roma dalla Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Censis.

“Il monitoraggio permanente – spiega Cenni – che il Ministero dello sviluppo economico insieme al Censis esercita, è uno strumento importante per aggredire un fenomeno dalle dimensioni ancora enormi e che drena ricchezza e lavoro. E’ apprezzabile lo sforzo che il Governo che sta compiendo per valorizzare il Made in Italy, la creatività e l'eccellenza di interi settori che vanno dal comparto della moda all'agroalimentare. E’ impensabile che a oggi siano ancora cosi pesanti i numeri della contraffazione. Parliamo di oltre 6 miliardi e mezzo di fatturato, oltre 17 mld di mancata produzione regolare per il nostro sistema, 104500 addetti regolari in meno, e un mancato gettito di oltre 5 mld”.

“Anche attraverso la sua azione nella commissione di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e con le azioni nelle commissioni permanenti, il Partito Democratico sta portando avanti con determinazione ogni azione tesa ad accrescere tutele, contrasto all'attività criminosa, per garantire efficacia delle norme e degli strumenti. Siamo ben consapevoli di quanto una cifra importante della ripartenza del nostro Paese passi attraverso il nostro ’saper fare’, attraverso l'Italian style e la tracciabilità delle nostre produzioni, per questo sollecitiamo ogni ulteriore azione del Governo, anche nell’ambito del semestre di presidenza europea, in modo da concludere presto i percorsi aperti sulla tutela del ’Made in Italy’, sull’ etichettatura, l’origine, e la tracciabilità delle produzioni”.