• 24/07/2015

 “Oggi annunciamo l’inizio di un lavoro, che si concretizzerà da settembre a dicembre nei distretti, per arginare il fenomeno della contraffazione, e per riportare quella ricchezza rappresentata dal Made in Italy alle imprese, al lavoro e anche all'erario. Stiamo lavorando ad una proposta di legge complessiva che tuteli e supporti le imprese che producono Made in Italy e perfezioni le norme di contrasto alla contraffazione". Lo ha detto la deputata del Pd e capogruppo Pd in commissione Contraffazione, Susanna Cenni, a margine del seminario ‘Made in Italy e Contraffazione. Idee per  una nuova legge’.

 “Il Made in Italy è il brand più copiato al mondo – ha aggiunto Colomba Mongiello, vicepresidente della commissione Contraffazione – Nel settore dell’agroalimentare la contraffazione è stimata intorno ai 60 miliardi di euro all’anno, più forte del Pil agroalimentare e più del doppio dell’esportazione dell’agroalimentare. Il problema va affrontato con etichettatura, tracciabilità, conoscenza ed informazione del consumatore da una parte, e dall’altra un sistema che traghetti il Made in Italy e i prodotti agroalimentari all’estero, grazie anche al piano sul Made in Italy varato dal governo”.

 “Il manifatturiero è un settore in cui c’è molto da fare, e ha una sofferenza anche più grande rispetto ad altri settori in termini di quantità e perdita di posti di lavoro. Pelletteria, calzature e abbigliamento, ossia il settore moda, stanno soffrendo ma dobbiamo anche considerare le ricadute che i prodotti contraffatti hanno sulla salute del consumatore. Dobbiamo far vedere in maniera chiara qual è la qualità, il valore aggiunto del nostro prodotto e rendere consapevoli di questo i consumatori”, ha detto Angelo Senaldi, segretario della commissione Contraffazione.