• 09/09/2016

"L’esplosione di un altro ordigno nucleare sotterraneo da parte della Corea del Nord è un atto irresponsabile e pericoloso. E’ purtroppo evidente a tutti che non bastano le pur dure sanzioni, più volte rafforzate nel corso degli ultimi anni con il consenso di tutti, per fermare i dittatori Nord coreani. La crisi coreana coinvolge direttamente i paesi di un area già segnata da attriti e annose dispute territoriali. Tensioni esistono tra Giappone, Sud Corea, Cina e Taiwan. Più a sud è il Mar cinese meridionale a vedere contenziosi aperti tra la Cina e molti paesi del sud est asiatico. Una escalation della tensione con la Corea del Nord significherebbe una crisi politica e militare di dimensioni globali con il coinvolgimento diretto di Usa, Russia e Cina. Le voci di frustrazione e impotenza dei maggiori leader mondiali, in risposta all’ennesima provocazione, non sono un segno rassicurante. L’Europa potrebbe utilizzare con più determinazione le relazioni diplomatiche con la Corea del Nord ed è necessario che la comunità internazionale non derubrichi l’episodio come l’ennesima bizza del giovane dittatore fuori controllo, ma concepisca unita una risposta che, insistendo con le sanzioni, cerchi con pazienza  nuove strade per rilanciare un possibile dialogo prima che sia troppo tardi". Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera dei Deputati.