• 20/04/2020

“Paiono essersi dissolti i problemi e le preoccupazioni di Imprese e Istituti Bancari in riferimento alla richiesta dei finanziamenti fino a 25.000 euro con garanzia dello Stato e previsti dal Decreto Liquidità dello scorso 10 aprile. Questi sono e saranno infatti immediatamente istruiti a distanza, ed è ormai una realtà che saranno erogati nel breve volgere di poche ore, al massimo di qualche giorno: avranno pre ammortamenti sino a 36 mesi con tassi vicini allo zero e poi, a regime, con tassi prossimi al 1%. Per quelli sino a 800.000 euro, invece, se da un lato ci rincuora il fatto che vi siano Banche che, raccogliendo pienamente la volontà del Governo, erogheranno i finanziamenti in pochi giorni, anche accollandosi rischi in attesa della formalizzazione della garanzia dello Stato, dall’altro ci preoccupano interpretazioni forzate che vanificherebbero le finalità degli sforzi compiuti”.

Lo dichiara Franco Vazio Vice Presidente Commissione Giustizia della Camera e membro della Commissione Banche

“Concedere liquidità alle imprese per ripartire - prosegue l’esponente dem - è l’unica priorità del Governo e del Parlamento; sarebbe quindi inaccettabile che le garanzie dello Stato fossero poste a tutela dei finanziamenti già erogati dalle Banche nei mesi e negli anni passati e non invece per assicurare nuova finanza al sistema economico. Questo non è la filosofia del Decreto Liquidità, ma se c’è qualche Banca che legge e interpreta al contrario, magari pensando in modo bizzarro che le garanzie servano per mettere in sicurezza i prestiti già concessi, allora avremo modo nelle prossime ore alla Camera di chiarire una volta per tutte quello che è ovvio ed evidente. Qualsiasi iniziativa che possa incrinare il rapporto di fiducia delle Imprese e vanificare nello stesso tempo gli sforzi e l’azione del Governo - conclude Vazio - sarebbe gravissima soprattutto perché compiuta in un momento di emergenza economica, sociale e sanitaria. Serve una grande attenzione istituzionale nella scrittura e nell’interpretazione delle norme e nello stesso tempo un vigoroso monitoraggio, puntuale e quotidiano, perché sono in gioco il futuro dell’economia italiana e la tenuta democratica e sociale dell’intero Paese”.