• 27/02/2015

“Sulla responsabilità civile dei magistrati, come del resto è per ogni legge che introduce nuovi meccanismi, l’attento monitoraggio delle ricadute che il ministro Orlando si è impegnato a fare è doveroso, ma ora è tempo di andare avanti guardando agli interessi dei cittadini e del paese. E il primo concreto banco di prova, già nei prossimi giorni, saranno le norme anticorruzione con la reintroduzione del reato di falso in bilancio e la riforma della prescrizione”. E’ quanto dichiara Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, sottolineando “l’urgenza di incisive misure sostanziali e processuali per debellare la piaga della corruzione e dell’irragionevole durata dei processi. Ci sono segnali incoraggianti per quel che riguarda l’economia, sarebbe davvero sciagurato – avverte l’esponente del Pd – non sostenere la possibile ripresa con norme rigorose a tutela degli imprenditori onesti. La vera concorrenza, come ricordato anche ieri dall’ambasciatore degli Stati Uniti, esige regole severe contro l’illegalità e una giustizia efficiente. E così come chiediamo a magistrati e avvocati di lasciarsi alle spalle arroccamenti corporativi in nome di uno sforzo sinergico per processi giusti e rapidi, altrettanto va chiesto ai potentati economici perché solo la trasparenza dei mercati può garantire crescita e investimenti. Ma ciò vuol dire, quanto al falso in bilancio, che la tutela delle piccole imprese – avverte Ferranti – non può diventare il pretesto per mantenere soglie di impunità, perché un conto sono i semplici errori contabili, ben altra cosa sono le condotte di frode che in quanto tali sono veri e propri delitti”.