• 09/02/2017

La deputata padovana del PD in Commissione Cultura alla Camera Giulia Narduolo ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Beni Culturali per attirare l’attenzione su una mancanza molto comune nella rete museale italiana, ovvero la possibilità per i visitatori di connettersi ad una rete wifi libera, che potrebbe permettere loro di avere accesso ad una serie di contenuti digitali sviluppati appositamente per migliorare la fruizione dei musei e delle eventuali mostre temporanee.

«Nel corso di un incontro avvenuto lo scorso gennaio - spiega Narduolo - la direttrice del museo di Adria mi ha segnalato come in nessuno dei musei nazionali del Veneto sia attiva una rete WiFi aperta. Pensando alla banalità di questa problematica, dato che ormai la connessione internet è diventata una sorta di “bene comune”, ho fatto una ricerca e ho verificato che lo scorso 26 luglio il Ministro dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministro dello Sviluppo Economico e l’Agenzia per l’Italia digitale hanno firmato un protocollo ‘per la diffusione di piattaforme digitali al servizio del turista sul territorio italiano’, con l’obiettivo di creare nuovi servizi digitali per facilitare l’accesso di cittadini e visitatori al nostro patrimonio e favorire lo sviluppo di applicativi e servizi a valore aggiunto. Il protocollo avrà la durata di tre anni ma non è ancora noto quali saranno i primi passi. Per questo stamattina ho presentato un’interrogazione al Ministro Franceschini per avere informazioni aggiornate sull’attuazione del protocollo, chiedendo particolare attenzione per i nostri musei che, nonostante l’aumento di fondi ad essi destinati in legge di stabilità, non hanno abbastanza risorse da investire per dotarsi di una connessione wifi adeguata. Se vogliamo che il nostro patrimonio culturale sia all’altezza dei tempi, è necessario avviare rapidamente il percorso per risolvere questa mancanza.»