• 14/05/2015

Dopo anni di tagli, dal governo 3mld l’anno di finanziamenti

“Finalmente la scuola torna al centro del dibattito in Italia come non capitava da anni; e questo grazie al progetto di riforma del governo con cui si definisce la piena realizzazione e lo sviluppo dell’autonomia scolastica sancita ben 18 anni fa. Con questa riforma si afferma chiaramente che la scuola non è solo di una parte politica ma è uno dei pilastri fondamentali del nostro Paese e che deve essere messa nelle condizioni ideali di contribuire pienamente e degnamente alla costruzione del futuro dei giovani. E’ proprio per questo che, anche grazie al grande lavoro svolto in commissione Cultura e che ha condotto a notevoli modifiche del testo, abbiamo puntato all’innovazione della didattica per il miglioramento delle conoscenze e delle competenze, all’ apertura delle scuole al territorio, al pieno coinvolgimento della comunità scolastica nella definizione del piano dell’offerta formativa e all’apprendimento per competenze”. Lo ha detto Maria Coscia, capogruppo Pd in commissione Cultura e relatrice al ddl ‘la buona scuola’ durante la relazione in aula di Montecitorio.

“Abbiamo lavorato - prosegue Coscia - per dare pari opportunità a tutte le studentesse e gli studenti, contrastando le disuguaglianze sociali, culturali e territoriali e mettendo in campo strumenti importanti per combattere  la dispersione scolastica. Per realizzare questi obiettivi, dopo anni di tagli indiscriminati, abbiamo stanziato 1 miliardo per quest’anno e 3 dal prossimo che saranno stabili; abbiamo definito anche l’organico dell’autonomia con l’immissione in ruolo di 100mila docenti che contribuiranno a realizzare questi obiettivi e potenziato la scuola digitale e l’alternanza scuola lavoro. Con questa legge, finalmente si mettono a sistema tutte le esperienze e le buone pratiche realizzate in questi lunghi anni nelle nostre scuole e si compie questa operazione attraverso la valorizzazione delle competenze dei docenti, il potenziamento degli organi collegiali e una nuova responsabilità assegnata ai dirigenti scolastici. La scuola è una comunità educante in cui ognuno mette a servizio dei ragazzi competenze e esperienze. Sono certa che se sapremo cogliere questa opportunità daremo alla nostra scuola un futuro migliore”.