• 16/02/2015

Proposta per superare l’attuale inaccessibilità

“Occorre una legge che stabilisca nuove regole di organizzazione, gestione e controllo degli archivi militari. Attualmente le Forze Armate non depositano all’Archivio centrale dello Stato la documentazione militare e operativa. Solo loro sanno quali e quanti documenti siano chiusi nei loro armadi, quali vincoli di segretezza imporre o rinnovare, quale sia il termine degli stessi vincoli. Una gestione nebulosa e arcaica che rappresenta anche una privazione della nostra memoria storica”.

Lo afferma Paolo Bolognesi, deputato Pd, presidente dell’Associazione 2 agosto ’80 e componente della Commissione Difesa della Camera, il quale ha presentato una proposta di legge “alla quale stanno aderendo numerosi deputati PD, tra i quali i capigruppo nelle commissioni Difesa e Giustizia, Gian Piero Scanu e Walter Verini, e che prevede, tra l’altro, l’istituzione presso ogni ente e comando dell’archivio militare centrale e l’archivio militare di deposito e scarto; la creazione di un ufficio per il controllo degli archivi militari che vigilerà sulla tenuta dei documenti, compresa la loro distruzione e declassifica; la trasmissione alle competenti commissioni parlamentari dell’elenco dei documenti detenuti dai comandi nonché l’elenco degli archivi militari esistenti con il relativo nome del responsabile. Inoltre, la proposta introduce anche il reato penale che sanziona l’omissione o il rifiuto di fornire documenti militari di interesse pubblico a seguito di specifica richiesta”.