• 04/12/2014

 Il Parlamento deve essere informato e coinvolto nel processo decisionale

La commissione Difesa ha votato il parere favorevole al Programma pluriennale per il rinnovo della flotta navale della Marina Militare. Il governo ha accolto le condizioni poste dalla commissione che sono le seguenti: trasmettere alla commissione Difesa l’elenco delle unità da dismettere nei prossimi 10 anni precisando per ognuna di esse la data di entrata in linea operativa e della prevista cessazione; garantire contrattualmente che la Marina militare sia messa in grado di sviluppare autonomamente il supporto logistico integrato e la manutenzione di primo e secondo livello dei nuovi mezzi navali; trasmettere alla commissione gli schemi di accordo contrattuale comprensivi dei costi con le varianti in corso d’opera e le penali; preso atto che la spesa per investimenti non deve superare il 25% della spesa complessiva per la funzione difesa, il governo chiarisca nel Documento programmatico pluriennale previsto a marzo in quale modo intende garantire tale obiettivo. “Con il voto della commissione Difesa, il Parlamento ha inteso dare contenuti al ruolo che la nuova legge di riforma dello strumento militare gli ha affidato, quello cioè di esprimere pareri che possono essere vincolanti in materia di sistemi di acquisizione o ammodernamento di sistemi d’arma. Si tratta di spese molto impegnative e il Parlamento ha l’obbligo di monitorarne tutto il percorso di realizzazione, e a sua volta deve essere informato per svolgere la funzione di indirizzo e controllo”.Lo ha detto Giampiero Scanu, capogruppo Pd in commissione Difesa commentando il voto favorevole della commissione sul parere in merito al programma pluriennale per il rinnovo della flotta navale.