• 07/05/2014

“Riteniamo importante l'impegno preso in Commissione Cultura dal Ministro Franceschini di destinare i maggiori introiti, derivanti dall'adeguamento delle tariffe della cosiddetta ‘copia privata’ che produrranno maggiori entrate non direttamente attribuibili nell'ambito del diritto d'autore, al sostegno delle opere prime, dei giovani autori, dell'internazionalizzazione e della presenza all'estero dei nostri artisti, al sostegno a tutti coloro che ricevono poco o nulla dalla propria opera d'ingegno ed artistica. Nel fondamentale processo di ridefinizione del diritto d'autore nell'era digitale, il principio che vogliamo affermare è che agli autori e ai creatori devono essere riconosciuti i guadagni che altri ottengono dallo sfruttamento delle loro opere, senza necessariamente pesare sull'utente finale. Tale riconoscimento non solo non è un fattore limitante per la circolazione delle opere ma anzi è un elemento fondamentale per incrementare le opportunità di un sempre maggior numero di autori”.

 

Lo dice Roberto Rampi, deputato Pd in commissione Cultura.