• 04/02/2016

Per Welfare c’è qualcosa in più e non in meno

“L’unico partito, il Movimento 5 Stelle, che ha votato contro a una legge proposta dalle associazioni delle famiglie di disabili gravi, adesso si appoggia alle menzogne per giustificarsi: questa legge ribadisce a chiare lettere che non si tocca nulla dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e le risorse messe, 90 milioni, sono aggiuntive a quelle già esistenti e al fondo per la non autosufficienza. Per il sistema di Welfare non c'è dunque nulla di meno, c'è semmai qualcosa di più”. Lo dichiara Donata Lenzi, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali alla Camera in risposta alle critiche dei deputati di M5S sul Dopo di noi.

“Oltre la metà delle nuove risorse – continua - vanno alle regioni, per finanziare le attività
e la nascita di gruppi appartamento pensati per dare un’accoglienza il più possibile familiare a chi rimane senza i genitori. Le assicurazioni, invece, esistono già, e tutte le famiglie, non solo quelle ricche, le usano come strumenti. Forse tutti quelli che in Italia fanno una polizza vita o per gli infortuni sono ricchi? E se la fanno a favore di un figlio disabile perché non prevedere uno sgravio fiscale? Anche i trust sono già operanti nel nostro Paese. Sarà forse il termine inglese a spaventare i colleghi di M5S? Finalmente li si regolarizza e si permette alle famiglie di mettersi insieme a favore dei loro figli”.

“Questa è una legge per i disabili gravi e per le loro famiglie, per tutti quelli che vorrebbero certo di più dallo Stato ma che non rinuncerebbero mai ad occuparsi direttamente dei propri figli”, conclude Lenzi.