• 19/03/2015

“Attivare le ingenti risorse messe a disposizione dallo Stato per la difesa del suolo e la prevenzione del dissesto idrogeologico, predisporre piani di manutenzione ordinaria e assicurare che l'assegnazione privilegi le aree a più alto rischio franoso, come quella della provincia di Campobasso”. Lo chiedono in un’interrogazione i deputati Pd Laura Venittelli, Vittoria D’Incecco, Maria Amato al ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali dove si legge: “Lo scorso18 marzo una frana di un metro e mezzo di altezza, già apparsa negli anni precedenti, ha interrotto la Strada Provinciale 51 che collega Petacciato, in provincia di Campobasso, alla costa adriatica; la provinciale 96, che collega Petacciato con la zona industriale e con Termoli, in parte colpita dallo scivolamento a valle della terra, è l’unica arteria che consente di evitare che Petacciato rimanga completamente isolata; a Petacciato la salita di via del Progresso è frantumata, il belvedere da poco ristrutturato stravolto, lesioni evidenti sono apparse sul municipio, anch’esso evacuato per precauzione insieme alla scuola elementare "Marconi" di viale Pietravalle; lo smottamento ha costretto poi alla chiusura dell'autostrada A14 nel tratto dal casello di Vasto sud a quello di Termoli mentre, la viabilità è stata deviata sulla statale 16 a causa di una grossa spaccatura sull’asfalto;

a causa di tale chiusura la SS 16 è bloccata dai mezzi in transito fra Termoli e San Salvo, molti TIR e altri mezzi pesanti; una faglia è apparsa anche all’altezza della spiaggia “Ventotto” di Petacciato marina e sta provocando anch’essa forti rallentamenti; dopo la temporanea chiusura della dorsale ferroviaria Adriatica tra Vasto e Termoli, il traffico ferroviario è in parte ripreso, i treni a lunga percorrenza viaggiano a una velocità massima di 10 chilometri mentre i regionali sono fermi a San Salvo e a Termoli, obbligando i passeggeri a proseguire in autobus”.

“Una situazione – spiegano i deputati Pd – davvero critica e gli interventi devono essere rapidi. Le istituzioni locali e la protezione civile si sono mobilitate, ma è necessario promuovere e finanziare ulteriori interventi per risolvere definitivamente le problematiche relative al dissesto, evitando il ripetersi di altri movimenti franosi con grave rischio per gli abitanti e grave danno per gli imprenditori locali”.