• 07/10/2015

“Il forte coordinamento di tutte le politiche e gli interventi per contrastare il dissesto idrogeologico, il reperimento di risorse e l’attivazione di fondi che rischiavano di finire su un binario morto grazie all’istituzione della Struttura di missione presso Palazzo Chigi Italia sicura sono una delle azioni più positive messe in campo dal Governo Renzi.
Lo confermano i fatti: 642 cantieri aperti in un anno per oltre 1 miliardo di euro e nuovi cantieri che saranno sbloccati tra la fine dell’anno e il 2016 per altri 1,330 miliardi, il Piano città metropolitane con 1,3 miliardi di euro - di cui 754 milioni già stanziati - per 133 opere nei territorio più a rischio e a maggiore densità abitativa e un piano nazionale per il periodo 2015-2020. Quello della fragilità del suolo e del dissesto idrogeologico è un vero nervo scoperto per il Paese, ulteriormente aggravato dai mutamenti climatici in atto. Una politica utile e lungimirante deve dunque dare priorità alla riduzione dei gas a effetto serra e considerare la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio la prima grande opera che serve all’Italia. Un’azione in tal senso sarebbe anche ad alta intensità di lavoro, oltre a garantire maggiore sicurezza ai cittadini, quindi, rappresenterebbe anche un'importante occasione di lavoro e di nuova economia legata al territorio e alla qualità per un settore, come l’edilizia, che ha pesantemente risentito della crisi.
La strada da fare in questa direzione è ancora lunga, ma finalmente con Italia Sicura, dopo anni di annunci e lacrime di coccodrillo dopo le catastrofi che hanno colpito il Paese, si fa un primo passo e si cambia verso. Se va in questo senso l’invito che arriva dai colleghi Cinque Stelle è legittimo, ma è un grave errore disconoscere i passi avanti fatti, spesso con un lavoro comune”.
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, intervenendo nel dibattito sul dissesto.