• 31/07/2018

“L’impostazione di fondo del decreto tradisce la pretesa al contempo dirigista e rigidista di questo governo”. Lo ha dichiarato Stefano Lepri, deputato del Partito democratico, nel corso della discussione In Aula sul Decreto Dignità.

“Il testo – spiega - riconosce la possibilità di rinnovare il contratto fino a 24 mesi solo per ‘esigenze estranee alla ordinaria attività. Facciamo un esempio concreto: io sono un imprenditore nel campo della ristorazione e decido di estendere la mia attività avviandone un’altra nel settore del catering. Questa attività è estranea all’ordinaria attività, quindi si è portati a pensare che esista la possibilità di rinnovare il contratto per altri dodici mesi. Potrebbe però esserci un’obiezione: che la persona impiegata stia comunque preparando cibo, arrivando quindi a dimostrare che invece siamo nell’ambito della ‘ordinaria attività’. Di fronte a incertezze di questo tipo gli imprenditori non procederanno con i rinnovi. Perché, allora, fare danni? Dopo tanti mesi di riduzione della disoccupazione, oggi l’Istat registra un incremento. È facile intuire che ciò dipenda dalla mancanza di fiducia proprio a causa del decreto Di Maio. Qualcuno dice che ci sarebbero dei poteri oscuri che si servirebbero della maggioranza per mettere in difficoltà l’Italia l’Europa”.

“Di sicuro c’è almeno il fatto che Lega e M5S sono degli erranti seriali”, conclude.