• 16/07/2018

“Dopo le minacce di rimozione ai funzionari non funzionali alla propaganda, la tendenza della maggioranza a zittire le voci non allineate continua anche in Parlamento”. Lo dichiara Debora Serracchiani, capogruppo Pd in Commissione Lavoro, a proposito del Dl Dignità.

“Davanti richiesta delle opposizioni – continua – di svolgere i necessari approfondimenti sul Decreto Dignità, consentendo tempi adeguati per audizioni ed emendamenti, la maggioranza è rimasta del tutto sorda: il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per il 19 alle 20 e i giorni dedicati alle audizioni saranno solo tre. Considerata la complessità della materia e anche il rischio, evidenziato da più parti, di un effetto paradossale di contrazione dell’occupazione, il Pd considera indispensabile audire un numero sufficiente di soggetti coinvolti ed esperti. Abbiamo quindi presentato una nostra lista (che comprende anche il ministro Di Maio) e chiesto il tempo necessario per procedere alle audizioni, nonché tempi più lunghi per la presentazione degli emendamenti, che dipendono in parte da quelle stesse audizioni. Ma per il momento è stato tutto inutile”.

“Ci appelliamo per questo alla sensibilità del presidente Fico, che nella sua relazione ha fatto giustamente presente la centralità del Parlamento. L’atteggiamento della maggioranza rischia di impedire alla Camera di far sentire la sua voce. E soprattutto rischia di mettere in secondo piano i problemi dei lavoratori per un uso puramente propagandistico dei provvedimenti”, conclude.