• 16/11/2016

“Il disegno ispiratore di questo provvedimento è sempre lo stesso: costruire, finalmente, un nuovo, inedito rapporto tra il contribuente e l’erario, non più vessatorio ma di leale collaborazione. E, nel contempo, contrastare in modo sempre più determinato ed efficace l’evasione fiscale”. Lo ha dichiarato Michele Pelillo, capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera, durante la dichiarazione di voto in Aula sul decreto legge fiscale.

“Siamo convinti – ha proseguito - che questo disegno di legge non solo vada nella direzione giusta ma ci faccia anzi compiere un bel passo in avanti. Da un lato, attraverso una serie di semplificazioni, introdotte per  favorire la collaborazione del contribuente. Penso all’abolizione degli studi di settore, alla sospensione dei pagamenti per i contribuenti, di termini e pagamenti nel mesi di agosto, al rinnovo della cedolare secca sugli immobili. Si tratta di molte semplificazioni, alcune attese da tanto tempo, altre da sempre. Dall’altro, con nuove regole d’ingaggio sulla riscossione. Cambiare le regole della riscossione significa che, a fronte della collaborazione chiesta al cittadino, che anche lo Stato debba fare la sua parte. Non ci sarà, dunque, più Equitalia, sostituito da un altro ente di riscossione, sottoposto alla vigilanza del Mef. Un fisco più amico o più vicino ai contribuenti non può permettersi di non insistere con decisione ancora maggiore sul contrasto all’evasione. Il fisco deve creare le condizioni per una collaborazione del cittadino, porre le condizioni per la sua lealtà fisacele, essere chiaro nella fase di formazione della cartella ma al termine del percorso essere anche inflessibile con chi tenta di sottrarsi all’obbligo tributario”.

“Se il percorso indicato dalla legge delega sarà portato a termine, potremo davvero ispirare ad avere un fisco non più inutilmente vessatorio, più leale, più chiaro, ma anche più severo e intransigenti con coloro che scelgono di sottrarsi al loro dovere tributario”, ha concluso.