• 27/02/2020

“Si tratta di una buona legge: delimita il campo dell’uso delle intercettazioni, consente di separare quelle rilevanti da quelle che non hanno niente a che fare con le inchieste, vieta la pubblicazione di quelle irrilevanti, permette alla difesa di essere protagonista in tutte le fasi delle indagini. Noi del Pd siamo molto soddisfatti per aver contribuito in modo determinante alla stesura di questo testo che introduce norme che garantiscono sia i cittadini, ma anche il lavoro importante degli inquirenti di accertamento dei reati. Nel merito, il decreto costituisce un buon punto di equilibrio tra l’esigenza fondamentale di accertare i reati, anche attraverso l’utilizzo delle intercettazioni come strumento di ricerca delle prove, e quella altrettanto importante, tutelata anche dalla nostra costituzione, di garantire la privacy delle persone sottoposte ad indagini che hanno il diritto a non vedere sbattuta in prima pagina tutta la loro privata e anche vicende personali che nulla hanno a che fare con l’inchiesta”.

Così Michele Bordo, vice presidente del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del Pd al decreto legge Intercettazioni.

“Le opposizioni - ha aggiunto il deputato dem - hanno affermato che con questo decreto sarebbero cambiati i reati per i quali possono essere autorizzati le intercettazioni e l’uso del trojan. E questo perché è stata introdotta, in Senato, una norma che prevede che le intercettazioni possano essere usate anche per colpire reati diversi da quelli per i quali erano state autorizzate. Bene, è comprensibile che si presti maggiore attenzione per evitare le cosiddette intercettazioni a strascico. E, comunque, anche su questo siamo riusciti a trovare un giusto punto di equilibrio: le intercettazioni sono utilizzabili per reati diversi da quelli per i quali erano state autorizzate solo se costituiscono elemento rilevante e indispensabile per un procedimento e se riguardano reati per i quali è già possibile utilizzarle e cioè quelli con pena superiore a 5 anni. Reati che non si possono certamente ignorare. Cari colleghi dell’opposizione - ha sottolineato Michele Bordo - la verità è che voi siete garantisti con i potenti e giustizialisti con i più deboli. Mi dispiace, ma sul garantismo da voi non accettiamo lezioni”.