• 31/07/2014

Sarà migliore l’azione della PA 

“L’approvazione di questa riforma consentirà di migliorare la qualità dell’azione della Pubblica amministrazione e per questo contribuirà al superamento della crisi e delle disuguaglianze”. Lo ha detto il democratico Andrea Giorgis spiegando, nell’Aula di Montecitorio, il voto favorevole del Gruppo Pd al disegno di legge che recepisce il decreto di riforma della PA.

Giorgis sottolinea che, “pur essendo un primo passo, come ha ricordato anche il ministro Madia, questo provvedimento dà il via libera a significative innovazioni: favorisce il ricambio generazionale (attraverso, ad esempio, l’abolizione del trattenimento in servizio, l’estensione anche agli insegnanti di quota 96 del diritto alla pensione, o la rimozione delle penalizzazioni a carico di coloro che maturano la pensione di anzianità prima dei 62 anni ); disciplina la mobilità tra le diverse articolazioni della PA; allenta il blocco del turn over e aumenta la possibilità di ricollocazione del personale in esubero; esclude dai limiti assunzionali i lavori socialmente utili (LSU) e i lavori di pubblica utilità (LPU); consente lo scorrimento delle graduatorie nel comparto sicurezza; prevede un incremento della dotazione organica del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (di 1030 unità); ridisciplina il collocamento “fuori ruolo” dei magistrati e degli avvocati dello Stato. Abbiamo poi affidato all’Autorità Nazionale Anticorruzione compiti di vigilanza, prevenzione e supervisione; riformato la procedura per l’abilitazione scientifica nazionale ai ruoli di professore universitario; vietato alle PA di chiedere ai cittadini informazioni già presenti nell’anagrafe nazionale; snellito e velocizzato il processo amministrativo, contrastando la proliferazione delle controversie e dando attuazione al c.d. processo telematico; razionalizzato le sezioni distaccate dei TAR. Nell’insieme abbiamo delineato interventi apprezzabili che ridurranno il conflitto (con i cittadini e tra i cittadini) e saranno in grado di promuovere cooperazione e coesione sociale”.