• 25/11/2015

La vice presidente della Camera: possiamo dare un segno di qualità alla ripresa: nuova e buona occupazione e di più occupazione femminile

“Sono molto contenta che si sia deciso, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, di avere qui a Montecitorio un confronto sul lavoro femminile, perché sono convinta che il ruolo economico e sociale delle donne sia uno dei terreni principali sul quale affermare il nostro protagonismo. Credo, peraltro, che sia l’anno giusto, perché è l’anno in cui cominciamo a intravedere l'uscita da una crisi dura, che ha colpito in modo particolare le famiglie monoreddito, quelle nelle quali sono quasi sempre le donne a non lavorare”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, intervenendo al convegno “La ripresa è donna” a Montecitorio.

“E dunque – ha continuato - se, come spero e credo, stiamo superando la crisi, dobbiamo sapere che la ripresa non sarà neutra. E toccherà anche alla politica, oltreché alle imprese e alle organizzazioni del lavoro, far sì che sia densa di nuova e buona occupazione e di più occupazione femminile. La particolarità, e l’ambizione, di questa legislatura è di avere tante donne, e tante giovani donne in Parlamento, e di avere tante donne in ruoli importanti nel governo. Per questo dobbiamo lasciare il segno. Abbiamo già fatto qualcosa di importante, tutte insieme, senza distinzione tra maggioranza e opposizione nella precedente legislatura approvando la legge sulle donne nei Cda delle società quotate: siamo passate dal 2011 al 2014 dal 7,4 al 22%. E non vorrei sbagliarmi, ma proprio le società guidate da donne, sono quelle che hanno reagito meglio alla crisi, perché hanno dimostrato più adattabilità”.

“Ora, con il Jobs act, siamo tornati sulla tutela della maternità e sulla conciliazione tra tempi di lavoro e tempo di vita, e, dopo tanti anni, siamo riuscite, anche con il concorso dell’opposizione, a intervenire sulla piaga delle dimissioni in bianco. Le cose stanno cambiando, il cambiamento dipende anche da noi e io sono ottimista – ha concluso - Noi ci siamo. Insieme come deputate, e insieme ai nostri colleghi uomini, possiamo dare un segno di qualità alla ripresa”.