• 23/03/2015

“Siamo sempre più consapevoli che ci sia un collegamento tra reati ambientali e reati di corruzione nella pubblica amministrazione e il provvedimento contro gli Ecoreati rappresenta una delle strade maestre da percorrere se vogliamo strumenti concreti per vincere la nostra battaglia contro la grave degenerazione dei costumi sociali che sta vivendo il paese. Il nuovo sistema normativo colpisce, anche economicamente, gli speculatori e favorisce il ravvedimento operoso e il ripristino e il recupero dell'integrità dei luoghi inquinati. L’introduzione del reato di disastro e inquinamento ambientale impedirà finalmente l'impunibilità di chi nel futuro abuserà dell’ambiente. Gli italiani onesti aspettano da decenni questo provvedimento che maggioranza e governo hanno voluto con determinazione e alla Camera ci impegneremo per un sì veloce. Ci sarà poi il tempo, successivamente all'approvazione, per fare quelle eventuali modifiche che si riterranno opportune”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Alessandro Bratti, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali che ha partecipato oggi al convegno "Delitti contro l'ambiente. Prospettive di una riforma attesa", che si svolge a palazzo Giustiniani.