• 05/07/2016

“Il rapporto Ecomafia di Legambiente e la stessa parola ‘ecomafia’ sono stati fondamentali nella lotta per la legalità in Italia. Anche in nome di quella battaglia sono il primo firmatario della legge che ha introdotto finalmente i reati ambientali nel nostro codice penale. Facendo il punto su tutte le illegalità ambientali, il rapporto Ecomafia fornisce un contributo importante al Paese  e oggi ha una rilevanza ancor maggior. A poco più di un anno dalla sua storica approvazione, la legge sugli ecoreati inizia a dare i primi frutti: è stata attivata oltre mille volte, dimostrandosi uno strumento efficace contro l’ecomafia, a tutela di  legalità, ambiente, salute e buona economia.  E anche se la strada per mettere fuori gioco  gli eco-criminali è ancora lunga, i dati del rapporto Ecomafia 2016 confermano che le legge 68/2015 è un passo avanti importante per l’Italia. Sia gli illeciti che i guadagni della criminalità ambientale iniziano infatti ad arretrare e contemporaneamente crescono gli arresti, che sono stati 188 (+17,7% rispetto al 2014).

Il 10 luglio del 1976  ricorre poi il quarantennale della tragedia dell’Icmesa che causò la fuoriuscita e la dispersione di una nube di diossina TCDD. All’epoca, per la giustizia italiana, fu un ‘disastro innominato’;  oggi, con la legge sugli ecoreati, sarebbe un ‘disastro ambientale’, con ben altre conseguenze penali per i colpevoli.  Se fino allo scorso anno abbiamo affrontato disastri come quello dell’Icmesa, dell’Eternit o di Bussi con armi spuntate, come appunto il "disastro innominato" o il "getto pericolo di oggetti" come veniva classificato l’inquinamento ambientale,  oggi con gli ecoreati e con la riforma delle agenzie ambientali, due leggi di cui sono primo firmatario, abbiamo finalmente strumenti adeguati per cambiare rotta nella lotta all’ecomafia e alle illegalità. Un traguardo storico per cui dobbiamo ringraziare anche Legambiente e tutte le associazioni che, fuori dal Parlamento, hanno sostenuto il lungo percorso di questi provvedimenti”.

Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e primo firmatario della legge sugli ecoreati, insieme agli On. Micillo e Pellegrino, intervenendo alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2016 di Legambiente oggi a Roma.