• 27/06/2016

Partire dalle scuole insegnando il rispetto e la comprensione della differenza di genere

"I numerosi casi di femminicidio che continuano a verificarsi nel Paese hanno trovato una prima importante risposta con la legge approvata nel 2013 che ha ratificato la Convenzione di Instanbul e che ha inasprito le pene per coloro che si rendono colpevoli di violenza di genere. Ma questo fenomeno non può essere affrontato solo con la repressione: femminicidio e violenza di genere nascono dalla incapacità di tanti uomini ad accettare la differenza di cui la donna è portatrice, a superare una concezione antica e violenta di possesso. È questa concezione distorta dell'amore che ancora oggi uccide tante donne "colpevoli" solo di essere donne, "colpevoli" unicamente di essere dei soggetti e non degli oggetti. Sono profondamente convinta che la lotta contro il femminicidio oggisi conduce nelle scuole, insegnando ai ragazzi ed alle ragazze il rispetto di se e dell'altro, la comprensione della differenza di genere come elemento fondante della costruzione dell'adulto di domani. Spero che questa legge possa essere approvata. È un impegno che dobbiamo a Sara, Fabiana, Roberta e tutte le vittime di femminicidio e di violenza di genere". Lo dice la deputata Pd, Enza Bruno Bossio, prima firmataria della proposta di legge, approdata oggi in commissione Cultura della Camera dei Deputati, che propone la "Introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione”.