• 09/03/2018

“Non è che anche tu, caro Pif, sei caduto nella trappola tesa da certi interessati commentatori?”. Lo scrive su Facebook Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, per commentare l’appello del regista al Pd perché si allei con il Movimento 5 Stelle.

“Da palermitano a palermitano – continua -  come se chiacchierassimo in un baretto di Mondello. Immagina delle persone che vogliano fare un film con te.  Immagina che, prima di iniziare le riprese, ti dicano, per esempio, che la tua compagna o le tue colleghe lavorano ‘perché hanno fatto i pompini’ (copyright Massimo De Rosa, M5S), che hai le mani sporche di sangue, che sei un ebete, che sei impresentabile, che sei morto, e via offendendo (l’elenco completo lo trovi qui sotto). Tu che faresti, a quel punto? Ce lo faresti comunque, questo film, pensando che un eventuale no sarebbe dettato dall’orgoglio?  Per non parlare del rispetto dell'indicazione che è arrivata dagli elettori: gli italiani hanno decretato che a vincere queste elezioni sono stati M5s e Lega, è naturale quindi che la responsabilità di mettere in piedi un governo spetti a loro. Il Pd ha perso ed è giusto che stia all'opposizione, non possiamo mica far finta che non si sia votato. C'è anche la questione dei programmi: su moltissimi temi (Europa e immigrazione, innanzitutto), M5s e Lega la pensano in pratica alla stessa maniera e in modo diametralmente opposto al Pd: su che basi potremmo mai appoggiarli?  Per non parlare delle soluzioni economiche, libri dei sogni multimiliardari vs. provvedimenti realistici che hanno riportato la crescita. Oppure dell'atteggiamento nei confronti delle riforme fatte: i programmi elettorali di M5s e Lega prevedono l'abolizione di tutte le riforme dei governi di centrosinistra, come si può pensare che il Pd li sostenga? Dici: ‘Avete governato con Alfano e Verdini, potete farlo anche con i Cinquestelle senza per questo compromettere la vostra identità’. Ma sono situazioni non paragonabili: nella passata legislatura il Pd in parlamento aveva una maggioranza quasi autosufficiente alla Camera e molto ampia al Senato, tanto è vero che è riuscito anche ad approvare riforme storiche come le unioni civili (con il voto contro di M5s)”.

“Ora dovremmo votare chi non soltanto ci considera con tutti gli epiteti che ti ho ricordato sopra, ma vorrebbe semplicemente i voti del Pd per realizzare il suo programma elettorale? Sarebbe un tradimento incomprensibile della volontà degli elettori”, conclude.