• 29/06/2016

"L’Autorità per l’Energia ieri ha comunicato che per la famiglia-tipo  nel prossimo semestre la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento del 4,3%, mentre per il gas l’aggiustamento sarà dell’1,9%. La stessa Autorità dichiara che la principale causa dell’aumento della bolletta elettrica è da ascriversi “alla significativa crescita dei costi di dispacciamento, cioè dai costi sostenuti dal gestori della rete (Terna) per il mantenimento in equilibrio del sistema elettrico”. In particolare, per quanto riguarda il servizio del dispacciamento, con l’attività di monitoraggio dei mercati, condotta sistematicamente dall’Autorità, negli ultimi due mesi è emersa una serie di criticità in alcune aree del Paese, riconducibili alle strategie anomale adottate da diversi operatoti sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica ( sia in sede di programmazione di immissioni e prelievi, sia in sede di offerta di servizi di dispacciamento). Criticità che hanno portato a un rilevante aggravio di costi per il sistema e a una alterazione del normale meccanismo di formazione dei prezzi nei mercati”. Domanda: ma la AEEGSI non dovrebbe fare proprio questo? E solo a posteriori minaccia “sfracelli”, quando ormai i costi si sono scaricati sulle famiglie? Purtroppo ciò che pare emergere è la sottovalutazione delle ricadute di questi comportamenti sulla vita dei cittadini. Credo che il governo dovrebbe intervenire".

Lo afferma  Ludovico Vico, deputato del Pd in commissioni Attività produttive della Camera.