• 11/05/2017

“Perché nella Strategia energetica nazionale non si parla mai dei consumatori e delle famiglie che rischiano di pagare il prezzo della diminuzione dei costi energetici in favore delle imprese? Per quale motivo, in materia di efficienza energetica, si sostiene un nuovo orientamento con l’affermazione che gli incentivi sono molto onerosi e perciò vanno ridotti?”.

Sono le domande che il deputato Dem Ludovico Vico, componente della Commissione Attività produttive, rivolge al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, in occasione della presentazione, insieme al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, della ‘Strategia energetica nazionale’.

“L’enfasi posta sulla diminuzione dei costi energetici solo in favore delle imprese, dal momento che non sono possibili gli aiuti di Stato - aggiunge Ludovico Vico - molto probabilmente rischia di spalmare i maggiori costi sulle famiglie. Il ministro deve confutare questa preoccupazione. Il Governo con le misure del bonus 80 euro e gli incentivi per la occupazione aveva impostato una strategia sociale che meriterebbe una sua evoluzione positiva. Sull’Efficienza energetica, in questi anni, il Governo ha sostenuto gli incentivi per due ragioni. L’una per far emergere il nero attraverso l’obbligatorietà delle fatture, l’altra per sostenere le filiere produttive italiane che, diversamente dalle rinnovabili, producono reddito ed occupazione nel Paese. Perché ora - conclude il deputato Dem - si sceglie di andare in un’altra direzione?”.