• 16/07/2014

“Chiediamo di convocare in audizione i vertici dell’Eni e le organizzazioni sindacali per approfondire la delicatissima questione della riorganizzazione delle unità produttive nel settore della raffinazione a causa un surplus di prodotto raffinato presente in Europa. Riorganizzazione annunciata dall’Amministratore Delegato dell’Eni, Claudio Descalzi”. Lo chiede il vice presidente del Gruppo Pd della Camera Andrea Martella al presidente della commissione Attività produttive, Guglielmo Epifani in una lettera sottoscritta dai deputati Pd Luigi Taranto, Dario Ginefra, Elisa Mariano, Marco Donati, Fausto Raciti, Giovanni Burtone e Marco Carra

“Questo piano – scrivono i deputati democratici – metterebbe a rischio il futuro di realtà industriali importanti come Porto Marghera, Gela, Taranto, Livorno oltre ad una serie di impianti petrolchimici come Priolo e Brindisi. Tale decisione tra l’altro verrebbe assunta in palese contraddizione con il piano industriale del management precedente che invece aveva assicurato una serie di investimenti proprio in alcuni dei siti oggi a rischio chiusura, come ad esempio Gela (700 milioni di investimenti) e Porto Marghera (100 milioni di investimenti), per produrre bio carburanti e realizzare impianti di chimica verde. Tutto questo ovviamente comporta il serio rischio di perdere centinaia di posti di lavoro con tutto ciò che ne consegue. La rottura della trattativa tra Eni e organizzazioni sindacali ha già fatto scattare proteste tra i lavoratori provocando serie tensioni in un settore strategico per l’industria italiana”.