• 18/02/2015

Presentata interrogazione al ministro Lorenzin

“Sollecitiamo l'intervento del ministro della Salute in merito al ritardo della distribuzione del farmaco Sofosbuvir contro l’epatite C e in particolare chiediamo quale sia la situazione reale in ognuna delle Regioni. Il Ministero si attivi affinché si possa arrivare in tempi rapidi alla consegna del medicinale in tutte le Regioni al fine di non mettere a rischio la salute dei cittadini e il loro diritto a farsi curare". Lo dichiara Vittoria D'Incecco, deputata del Pd in commissione Affari sociali che ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute Beatrice Loenzin sulla vicenda dei ritardi nella distribuzione del Sofosbuvir.

"La ricerca e l'innovazione oggi offrono la possibilità concreta di eradicare il virus dell’epatite C. La disponibilità di una nuova classe di farmaci, gli antivirali diretti (DAA) come il Sofosbuvir consentono di sconfiggere questa malattia molto grave che, come è noto, ha un impatto diretto sulla vita dei malati e delle famiglie. Il ritardo nella distribuzione - sottolinea D’Incecco - ha già prodotto dei ricorsi da parte di alcuni malati anziani per ottenere subito il medicinale dalla loro Regione. Il Sofosbuvir è entrato nel sistema sanitario italiano a gennaio e il Ministero ha promesso un miliardo di euro alle Regioni per acquistarlo. Molte Regioni sono indietro: Toscana, Emilia, Veneto, Lombardia e altre hanno iniziato la somministrazione, mentre Calabria, Sicilia, Campania non hanno nemmeno individuato i centri che dovranno prescrivere il farmaco. Tutto questo a fronte di migliaia di malati in condizioni gravi che aspettano le cure. Stando alle verifiche fatte dai Carabinieri del Nas, sarebbero solo alcune centinaia i trattamenti somministrati: un numero esiguo rispetto all’obiettivo di curare 50mila persone in un anno e mezzo".